Per poter rimanere sempre in linea con le crescenti richieste dei fans, l’industria dei grandi eventi è sempre in evoluzione. Tra i vari interpreti di questo settore troviamo una splendida realtà toscana: B&C Speakers (BEC.MI).
B&C Speakers è un’azienda elettromeccanica fondata nel 1946 che si occupa di progettare, produrre, distribuire e commercializzare i componenti essenziali delle casse acustiche per uso professionale per i più importanti player mondiali del settore (Bose, Yamaha, Martin Audio, ecc..), oltre a progettare e distribuire componenti a marchio B&C.

Nata artigianalmente nel 1946 da un’idea di Roberto Coppini e del cognato Fernando Borrani, riesce a dotare di altoparlanti molte piazze italiane per le elezioni del 1948. In seguito fornisce i suoi prodotti per i luoghi dove c’è bisogno di una riproduzione accurata del sonoro, dagli aeroporti ai cinema, dalle sale da concerto agli stadi e supermercati.
Nel 1993 Roberto Coppini acquisisce il controllo dell’azienda, e tre anni dopo trasferisce la produzione a Bagno a Ripoli. Nel 2007 dopo la quotazione in Borsa, in azienda entra anche la seconda generazione Coppini, con il figlio Lorenzo che assume la guida della società alla scomparsa del padre nel 2013.
Alla fine del 2017 la società rileva dal Gruppo Landi Renzo la Eighteen Sound, una società emiliana che produce altoparlanti.
All’interno della fascia alta del mercato, B&C Speakers detiene circa il 50% dello share. Dal punto di vista geografico l’export rappresenta il 93% dei ricavi.

L’80% del fatturato viene originato attraverso la realizzazione di prodotti su indicazione del cliente: il saper rispondere concretamente alle specifiche richieste ha arricchito ulteriormente il già notevole Know Kow dell’azienda. Il restante 20% deriva dalla vendita di prodotti da catalogo.
B&C Speakers dispone inoltre di un reparto R&S composto da 20 risorse (su 160 dipendenti) impegnato nella continua ricerca di nuove soluzioni atte a migliorare la qualità e l’affidabilità dei prodotti che, per loro natura, si trovano a dover lavorare ad elevate condizioni di stress (intemperie, elevate temperature, ecc..).
Di seguito alcuni tratti interessanti di B&C Speakers.
La tendenza è molto chiara: B&C Speakers nel corso degli anni è riuscita ad avere constantemente elevati tassi di crescita del fatturato. Fino al 2017, l’espansione dei ricavi ha origine all’interno della stessa società. A partire dal 2018 sulla crescita del volume d’affari ha influito positivamente anche l’acquisizione di Eighteen Sound.
L’espansione del fatturato è stata realizzata senza aver intaccato la marginalità. L’Ebitda Margin presenta pertanto una configurazione molto interessante: ad esclusione del 2009, si è sempre mantenuto al di sopra al 20%. Questi livelli rappresentano un’eccezione all’interno del comparto industriale.
B&C Speakers possiede una struttura particolarmente snella che le permette di trasformare in utile netto una grossa parte dell’Ebitda. Su questo fronte, l’adesione di B&C Speakers al “Patent” Box (2018) ha ulteriormente contribuito a migliorare l’impatto fiscale per gli esercizi 2015-19.
L’elevata redditività del core-business associata ad una struttura molto snella della società hanno generato nel corso del tempo interessanti flussi di cassa operativi che sono stati prevalentemente impiegati per corrispondere dividendi agli azionisti.
L’elevato cash flow prodotto ha reso superfluo, per molti anni, il ricorso al capitale di debito. Nel 2017 B&C Speakers ha finalizzato l’acquisizione di Eighteen Sound attraverso un finanziamento a medio lungo termine a condizioni molto vantaggiose.
Nello stesso anno ha corrisposto ai soci un dividendo straordinario.
La creazione di valore dell’azienda si evince anche dal ROIC riportato che risulta sempre ben superiore al tasso WACC.
L’impatto della pandemia:
Le misure di distanziamento sociale messe in atto dai governi di tutto il mondo hanno impattato in maniera molto pesante su tutta la filiera del mercato relativa ai grandi eventi musicali. L’impossibilità di poter organizzare gli eventi in presenza di pubblico ha ingessato il mercato di riferimento.
Nel primo semestre del 2020 l’azienda ha riportato un calo del fatturato del 40%. Nonostante questo, l’Ebitda Margin si è mantenuto intorno al 17%.
La capacità produttiva in eccesso, provocata dalla riduzione degli ordini è stata attenuata ricorrendo alla cassa integrazione. Al fine di poter fronteggiare l’emergenza di questa fase è stato deciso, di annullare la precedente delibera relativa al pagamento dei dividendi. Sul fronte interno, lo sforzo del management è indirizzato ad un ulteriore miglioramento dell’efficientamento attraverso la riduzione di alcuni costi ritenuti non strategici.
Sotto il profilo finanziario, nel primo semestre 2020, la società ha provveduto a dotarsi di ulteriore liquidità attraverso il ricorso a tre nuovi finanziamenti per un valore complessivo di € 7,5 mln. Di questo ammontare, € 5 mln sono garantiti dallo Stato Italiano (condizioni particolarmente vantaggiose che prevedono il rimborso a partire dal 2022).
La forte crisi del settore potrebbe generare alcune interessanti opportunità in ambito M&A e B&C Speakers dispone di una discreta liquidità e potrebbe quindi valutare concretamente un’acquisizione.
La situazione odierna presenta tratti unici ma per poter capire meglio l’attualità, vediamo come ha impattato la crisi del 2008-09 su B&C Speakers.
L’azienda, a causa della deflagrazione causata dal fallimento di Lehman Brothers a Settembre 2008, passò da una crescita piatta (Q1-08 +0,45%, Q2/08 +2,59%, Q3/08 -0,64%) ad una fortissima contrazione del fatturato (Q4/08 -17%, Q1/09 -29,36%, Q2/09 -31,14%, Q3/09 -22,08%). La crisi, originata da cause di natura finanziaria, impattò pesantemente anche l’economia reale.
Il primo miglioramento sugli ordini della società venne registrato solamente nel Settembre 2009, a circa un anno dall’inizio della crisi. Da quel momento, B&C Speakers ebbe un rallentamento della contrazione del fatturato. L’effetto positivo si consolidò nell’ultimo trimestre tanto da generare una crescita del +14,2%.
Il 2010 certificò il ritorno alla normalità, il mercato riprese vigore e la crescita si dimostrò talmente sostenuta che alla fine dell’anno, venne registrato il record storico del fatturato.
Cosa successe in borsa del 2008?
La variazione dei prezzi, solitamente, tende ad anticipare gli eventi. B&C SPEAKERS scese con violenza a partire da Settembre 2008 fino a Marzo 2009. Durante la primavera 2009, l’azienda era ancora pienamente coinvolta nella crisi del proprio mercato di riferimento, ma nonostante questo, le quotazioni ripresero a risalire. Il primo segnale distensivo si manifestò solamente sei mesi più tardi, nel Settembre 2009, ma il titolo era già cresciuto con un discreto anticipo.
Lo scenario descritto, anche se diverso rispetto a quello attuale, potrebbe darci spunti simili.
Nessuno sa quando si potrà tornare alla normalità, ma le quotazioni di B&C Speakers scontano uno scenario pessimistico. Il titolo potrebbe quindi iniziare a recuperare terreno anche prima che gli effetti della pandemia presentino evidenti segnali di migloramento.
La fase attuale ha indotto il management di B&C Speakers ad un’ulteriore politica di maggior efficientamento. Una volta rimosse le incertezze, la società si troverà quindi con una struttura ancor più funzionale e sarà in grado di poter tornare a crescere a ritmi sostenuti.
L’impatto della pandemia ha eroso le quotazioni di circa il 50%. Dopo un primo minimo iniziale registrato intorno all’area € 7,30, si è verificato una prima reazione.
A Luglio è partita un’altra fase ribassista che ha spinto le quotazioni in prossimità dei minimi. Da lì è partita nuovamente una reazione che ha portato il titolo in area di test con la trendline discendente.

I fondamentali rimangono molto convincenti e per tale motivo l’orizzonte temporale dovrà essere necessariamente di lungo termine.
Il 13 settembre la società ha pubblicato i dati dei primi 9 mesi 2020, che sono in linea con i trimestri precedenti e che denotano come l’attività aziendale sia ancora fortemente impattata dalla crisi del Covid-19 il cui primo effetto rimane la forte contrazione della domanda che continua a risultare significativamente inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il perdurare del divieto di svolgere attività che richiedano la vicinanza tra individui rende, al momento impossibile una vera ripartenza del mercato di riferimento (spettacoli live, concerti). Fa eccezione il mercato cinese che invece mostra decisi segnali di recupero che hanno già impattato la raccolta ordini del mese di ottobre.
Considerata l’attuale incertezza sulla durata ed intensità dell’emergenza sanitaria e socio-economica relativa al Covid-19, la Società ritiene che la situazione odierna si protrarrà fino al termine dell’esercizio e dunque l’intero anno fiscale sarà fortemente e negativamente impattato con risultati in linea con quelli di settembre.
Punti di forza:
- B&C SPEAKERS presenta un ottimo posizionamento all’interno del proprio mercato di riferimento
- Elevata marginalità
- Ottimi flussi di cassa
- Il management artefice del successo dell’azienda è tutt’ora in carica
Punti deboli:
- Il core business è particolarmente esposto alle conseguenze della pandemia
- Il titolo non è liquidissimo

