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Technogym (TGYM.MI) rappresenta l’eccellenza italiana nella nicchia del settore delle attrezzature sportive. E’ stato nel garage di casa sua che un designer industriale di 22 anni, Nerio Alessandri, concepì nel 1983 il suo primo dispositivo di allenamento con i pesi a trazione idraulica per la palestra che frequentava a Cesena. Il successo è stato folgorante. Ha brevettato il suo marchio dandogli un nome dal suono anglosassone, Technogym. Le palestre del tempo erano equipaggiate solo con manubri, pesi e dischi. Verso la metà degli anni ’90, l’industria del fitness, che imperversava negli Stati Uniti, si diffuse in Europa.
Trent’anni dopo, il marchio è diventato un indiscusso leader mondiale. Con 2200 dipendenti in 14 filiali tra Europa, Stati Uniti, Asia, Medio Oriente, Australia e Sud America, di cui un migliaio in Italia, 400 milioni di euro di fatturato, il 90% della sua produzione viene esportato, in 100 paesi.
Il gruppo esporta il 90% della propria produzione, ha attrezzato 80mila centri fitness, 200mila abitazioni nel mondo ed è stato fornitore ufficiale delle ultime sette Olimpiadi, compresi i giochi olimpici invernali che si sono appena conclusi in Corea.
Technogym definisce il proprio concetto di benessere come uno stile di vita basato sulla regolare attività fisica, dieta equilibrata e un atteggiamento positivo. The Wellness Company. Il concetto di wellness si propone come alternativa al concetto americano di fitness.
Svolta digitale
L’azienda leader mondiale nelle tecnologie e nei servizi per il wellness, integra sistemi intelligenti per studiare gli allenamenti e condividere le informazioni, ed ha lanciato la nuova piattaforma MyWellness di Technogym, che ridefinisce la gestione di benessere e salute connettendo attrezzature fitness, il primo cloud computing del settore, le app e i dispositivi wearable. In sostanza, aiuterà chi si allena ad accedere a dati personali, programmi di training e informazioni sul benessere dal corpo sia dagli attrezzi di una palestra, sia da smartphone, in ogni momento.
Il digitale si è legato da tempo alle strategie di Technogym. Nel 1996, l’azienda di Cesena è stata la prima a lanciare sul mercato un software per la gestione dell’allenamento in palestra. Nel 2003 è arrivato il primo schermo tv integrato in un attrezzo fitness. Nel 2007 è stata la volta del primo prodotto da allenamento connesso alla rete. Nel 2012, infine, Technogym ha realizzato la prima piattaforma cloud per la connessione tra persone, attrezzature e club nel mondo fitness. Ora, con Unity, l’interfaccia utente presente sugli attrezzi Technogym, chiunque può fare sport mentre utilizza le proprie app preferite, come Netflix o Skype.
Anche Apple ha scelto Technogym come partner di rifermento per il lancio di Gym Kit, il pacchetto fitness e sport di Apple Watch. In una delle ultime presentazioni l’azienda di Cupertino ha annunciato che i prodotti di Technogym per l’allenamento cardiovascolare saranno compatibili con lo smartwatch della Mela.
L’internet delle cose applicato al wellness permetterà di far lavorare gomito a gomito medici e professionisti sportivi. La piattaforma Mywellness diventa così un cruscotto per monitorare lo stato di salute dell’utente, i suoi progressi e l’eventuale insorgere di problematiche, che si possono prevenire. Di questi strumenti potrà beneficiare la spesa sanitaria pubblica. Una piattaforma digitale consente di investire in prevenzione e di abbattere i costi in fase di riabilitazione, riducendo il tempo di ospedalizzazione e garantendo un monitoraggio costante del paziente.
Ricavi straordinari
3 anni dopo l’IPO, Technogym continua a crescere in modo sostenibile e redditizio. Nel 2018 l’utile netto è aumentato di oltre il 50% ed è stato proposto all’Assemblea degli Azionisti un dividendo raddoppiato rispetto allo scorso anno.
I ricavi consolidati di Technogym per il 2018 sono cresciuti nelle aree geografiche più importanti. Da sottolineare la solida crescita in Europa, il mercato più consolidato e le performance di crescita a doppia cifra in Asia (Cina + 26%, Giappone + 16%) e Nord America (+ 19%).
L’innovazione rimane il motore della crescita di Technogym. Grazie all’esclusiva strategia ‘Wellness on the go’, sono gli unici in grado di offrire ai consumatori il loro programma di formazione personale sempre e ovunque.
La società è stata quotata a Piazza Affari il 3 maggio del 2016 a un prezzo di 3,25 euro per azione, ora il titolo viene scambiato a circa 9 euro. Per il futuro Nerio Alessandri non esclude la possibilità di procedere con acquisizioni, che, tuttavia, saranno focalizzate nel settore del wellness e non per diversificare le attività dell’azienda. Il manager, infatti, ha ribadito che il modello da seguire è quello di Apple, basato su innovazione, progetto, approccio artistico e design.

